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"I fratelli Dinamite" e "La rosa di Bagdad", entrambi proiettati per la prima volta nel 1949, non sono, come comunemente si pensa, i primi film d'animazione italiani. Nei quarant'anni precedenti c'erano stati numerosi tentativi, più o meno riusciti, di produzioni animate. "Le origini dell'animazione italiana" focalizza la sua indagine proprio su questo periodo storico, restituendo con dovizia di particolari unici e inediti la vita e l'opera di ogni animatore che ha lavorato nei primi cinquant'anni del secolo scorso. Grazie al contributo e alle testimonianze dirette degli eredi e al supporto di alcuni importanti archivi, come quello dell'Istituto Luce, vengono per la prima volta analizzate le opere che hanno dato vita al cinema d'animazione nel nostro paese, in un testo arricchito con preziose immagini inedite dei film conservati e di quelli perduti per sempre. L'animazione italiana della prima metà del Novecento è stata a lungo dimenticata, probabilmente perché instabile e indipendente, ma la sua rilettura oggi fa comprendere che questa trascuratezza non è stata giustificata, in quanto non mancarono autori importanti ed esperienze significative, che meritano di essere approfondite e preservate.